SICUREZZA: SICUREZZA IN GENERALE
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Comunicazione medico competente entro il 31 marzo
Entro il 31 marzo 2018 i medici competenti devono trasmettere all’Inail per via telematica, i dati aggregati sanitari e di rischio dei lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria relativi al 2017. Dal 1° gennaio al 31 marzo di ogni anno i medici competenti devono trasmettere all’Inail, esclusivamente per via telematica, i dati aggregati sanitari e di rischio dei lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria relativi all’anno precedente. A partire dal 1° gennaio 2018, a tal fine, i medici competenti dovranno utilizzare l’applicativo informatico denominato “Comunicazione medico competente”, aggiornato a seguito dell’entrata in vigore del decreto ministeriale 12 luglio 2016 e disponibile sul Portale Inail nella sezione servizi online.
231
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Tutela di migranti nei modelli 231
Il catalogo dei reati presupposto della responsabilità degli enti basata sul Dlgs 231/2001 è stato recentemente arricchito tramite la legge 161/2017, di modifica al Codice antimafia (Dlgs 159/2011), e la legge Europea 2017 (167/2017).
In particolare, la legge 161 ha introdotto tre nuovi commi nell’articolo 25-duodecies del decreto 231, che prevede quale reato presupposto l’impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, estendendo la responsabilità dell’ente anche ai delitti di cui all’articolo 12, comma 3 (con le aggravanti dei commi 3-bis e 3-ter) e comma 5, del Dlgs 286/1998 (Testo unico immigrazione).
Più nel dettaglio, l’ente può ora rispondere anche per le condotte di promozione, direzione, organizzazione, finanziamento o trasporto di stranieri nel territorio dello Stato, nonché per il compimento di altri atti diretti a procurarne illegalmente l’ingresso in Italia o nel territorio di altro stato.
Ipotesi punite al ricorrere delle condizioni indicate, tra cui l’esposizione della persona trasportata a pericolo per la sua vita o incolumità. D’altro canto, la responsabilità dell’ente è sancita anche per le ipotesi di favoreggiamento della permanenza illegale dello straniero in Italia per trarre, dalla sua condizione d’illegalità, un ingiusto profitto.
Con la legge 167, il legislatore ha successivamente introdotto nel decreto 231 il nuovo articolo 25-terdecies, rubricato «Razzismo e xenofobia», a norma del quale l’ente risponde di alcuni dei delitti di cui all’articolo 3 della legge 654/1975. Questa disposizione sanziona, tra l’altro, la propaganda di idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, l’istigazione a commettere atti di discriminazione, violenza o provocazione alla violenza, per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, nonché la partecipazione, promozione o direzione di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi aventi tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per i medesimi motivi.
L’ente potrà essere chiamato a rispondere di tali ipotesi delittuose soltanto qualora la propaganda, l’istigazione o l’incitamento, commessi in modo che derivi concreto pericolo di diffusione, siano fondati, in tutto o in parte, sulla negazione, sulla minimizzazione in modo grave o sull’apologia della Shoah, dei crimini di genocidio, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra.
Intervento ancor più significativo riguarda l’introduzione, tra i reati presupposto, del delitto di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (articolo 603-bis del Codice penale), meglio noto come caporalato, tramite la legge 199/2016. Ai sensi dell’articolo 25-quinquies del decreto 231, l’ente nel cui interesse o vantaggio sia stato commesso il delitto di caporalato è oggi soggetto a pesanti sanzioni, tra le quali si annovera, per i casi più gravi, l’interdizione definitiva dall’attività.
Per beneficiare dell’esenzione di responsabilità di cui all’articolo 6 del decreto, pertanto, l’ente deve ora dotarsi di un modello organizzativo che garantisca, tra le altre cose, la retribuzione dei dipendenti in conformità ai contratti nazionali e territoriali, il rispetto della normativa sull’orario di lavoro, il periodo di riposo e le ferie, l’applicazione delle norme in materia di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro, nonchè condizioni di lavoro, metodi di sorveglianza e situazioni alloggiative non degradanti.
Si segnala, peraltro, che la legge 199 ha allargato notevolmente le maglie della fattispecie di cui all’articolo 603-bis. In particolare, estendendola alle condotte di mero utilizzo, impiego e assunzione di lavoratori in condizioni di sfruttamento, anche da parte di soggetti singoli o privi di organizzazione. Con conseguente rischio di applicazione del reato ad ipotesi marginali o scarsamente offensive, nonché ad imprese o realtà di per sé estranee al fenomeno del caporalato.
AMBIENTE: CFC HCFC
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Attivato il portale per la comunicazione annuale 2018
ISPRA ha comunicato l’apertura del portale per l’invio della comunicazione annuale fgas, relativa ai dati 2017. In questo comunicato viene indicato che l’entrata in vigore del nuovo Regolamento CE n.517/2014 non ha modificato struttura, criteri e contenuti della dichiarazione F-Gas. Il valore soglia che permette di stabilire se una apparecchiatura fissa è inclusa nel campo di applicazione della dichiarazione resta quindi fissato a 3 kg di gas fluorurato ad effetto serra, non viene quindi applicata, ai fini della Dichiarazione F-Gas la nuova unità di misura espressa in CO2 equivalenti.
In questa comunicazione sono inoltre riportate, oltre a diverse faq, le istruzioni riguardanti:
• la registrazione;
• la compilazione;
• il caricamento massivo
Si ricorda che tale comunicazione dev’essere inviata entro il 31 maggio 2018.
INOLTRE
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News
– Si segnala la circolare pubblicata dal Ministero dell’Ambiente recante le linee guida per la prevenzione del rischio incendi all’interno degli impianti di gestione dei rifiuti “Circolare del ministero dell’Ambiente 15 marzo 2018, prot. 0004064 – Oggetto: Circolare ministeriale recante “Linee guida per la gestione operativa degli stoccaggi negli impianti di gestione dei rifiuti e per la prevenzione dei rischi”Circolare Ministeriale
– Il Ministero dell’Ambiente ha pubblicato nuovi chiarimenti sui criteri ambientali minimi (Cam) per la costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici.
– Il Conai ha diffuso una guida per l’esportazione degli imballaggi nei Paesi Ue.
– Il Regolamento (UE) 2016/425 sui dispositivi di protezione individuale si applicherà, a parte alcune eccezioni, a decorrere dal 21 aprile 2018.
– Il Dlgs 21/2018 che, con decorrenza 6 aprile 2018, trasferisce il delitto di traffico illecito di rifiuti dal Codice ambientale al Codice penale.