SICUREZZA: SICUREZZA IN GENERE
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REGISTRO INFORTUNI | Circolare INAIL su abolizione
L’Inail ha pubblicato la circolare n. 92 del 23 dicembre 2015, con la quale informa circa l’abolizione registro infortuni. Nulla è mutato rispetto all’obbligo del datore di lavoro di denunciare all’Inail gli infortuni occorsi ai dipendenti prestatori d’opera, come previsto dall’articolo 53 del d.p.r. n. 1124/1965, modificato dal d.lgs. n. 151/2015 articolo 21 comma 1, lett. b). In considerazione dell’abolizione del citato registro, l’Inail, al fine di offrire agli organi preposti all’attività di vigilanza uno strumento alternativo in grado di fornire dati ed informazioni utili ad orientare l’azione ispettiva, ha realizzato un cruscotto nel quale sarà possibile consultare gli infortuni occorsi a partire dal 23 dicembre 2015 ai dipendenti prestatori d’opera e denunciati dal datore di lavoro all’Inail stesso, secondo quanto previsto dal richiamato articolo 53 del d.p.r. 1124/1965 e s.m.
AMBIENTE: RIFIUTI
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MUD 2016: il nuovo modello unico di dichiarazione ambientale
Sulla Gazzetta Ufficiale del 28 dicembre 2015 è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 dicembre 2015 “Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l’anno 2016” che conferma la validità del modello di dichiarazione, previsto dal D.P.C.M 17 dicembre 2014, ed in vigore nel 2015.La presentazione del MUD entro il 30 aprile 2016 avverrà quindi con modulistica ed istruzioni già utilizzate per le dichiarazioni presentate nel 2015.
Il Modello Unico di Dichiarazione ambientale è articolato in Comunicazioni che devono essere presentate dai soggetti tenuti all’adempimento.
Il Decreto del Presidente del Consiglio del 27 dicembre 2014 contiene il modello e le istruzioni per la presentazione delle Comunicazioni entro il 30 aprile 2016, con riferimento all’anno 2015, da parte dei soggetti interessati, immutati rispetto al 2015, che sono così individuati:
1. Comunicazione Rifiuti speciali
o Chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti;
o Commercianti ed intermediari di rifiuti senza detenzione;
o Imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti;
o Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi;
o Imprese agricole che producono rifiuti pericolosi con un volume di affari annuo superiore a Euro 8.000,00;
o Imprese ed enti produttori che hanno più di dieci dipendenti e sono produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, da lavorazioni artigianali e da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi (così come previsto dall’articolo 184 comma 3 lettere c), d) e g)).
2. Comunicazione Veicoli Fuori Uso
o Soggetti che effettuano le attività di trattamento dei veicoli fuori uso e dei relativi componenti e materiali.
3. Comunicazione Imballaggi
o Sezione Consorzi: CONAI o altri soggetti di cui all’articolo 221, comma 3, lettere a) e c).
o Sezione Gestori rifiuti di imballaggio: impianti autorizzati a svolgere operazioni di gestione di rifiuti di imballaggio di cui all’allegato B e C della parte IV del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152
4. Comunicazione Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche
o soggetti coinvolti nel ciclo di gestione dei RAEE rientranti nel campo di applicazione del D.Lgs. 151/2005.
5. Comunicazione Rifiuti Urbani, Assimilati e raccolti in convenzione
o soggetti istituzionali responsabili del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e assimilati.
6. Comunicazione Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche
o produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche iscritti al Registro Nazionale e Sistemi Collettivi di Finanziamento.Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21/12/2015
Il “milleproroghe” oltre che ad occuparsi della posticipazione della data di applicazione delle sanzioni relative al SISTRI al 1° gennaio 2017, è intervenuto in materia di discariche e AIA con l’art. 8, D.L. 30 dicembre 2015, n. 120 (cosiddetto “milleproroghe”, aapunto). In particolare:
– in materia di autorizzazione ambientale integrata (AIA) risulta prorogato al 1° gennaio 2017 il termine per l’applicazione dei valori di emissione previsti di cui all’Allegato II, parte quinta del D.Lgs. n. 152/2006 ai grandi impianti di combustione (CIG) e agli impianti multi combustibili utilizzati all’interno delle raffinerie di petrolio;
– slitta, infine, al 29 febbraio 2016 il termine di cui all’art. 6, comma 1, lettera p), D.Lgs. n. 36/2013, relativo al divieto di ammissibilità in discarica dei rifiuti con potere calorifico inferiore (PCI) superiore a 13.000 kJ/kg.
Si ricorda inoltre in tema di antincendio il comma 2 dell’articolo 4, fissa al 31 dicembre 2016 il termine ultimo per l’adeguamento delle strutture adibite a servizi scolastici alle disposizioni legislative di cui alla legge 8 novembre 2013, n. 128, di conversione del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104.Decreto Legge de 30 dicembre 2015 n° 120
Albo gestori ambientali: tre nuove delibere
Tipologia di rifiuti trasportabili dalle aziende che intendono iscriversi alle categorie 4 e 5 e comunicazione semplificata del parco mezzi tra le novità
Tre nuove delibere dell’Albo gestori ambientali sono state rese note con altrettanti comunicati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale del 16 dicembre 2015, n. 292. In particolare:
– la deliberazione 16 settembre 2015, prot. n. 02/ALBO/CN «Criteri per l’applicazione dell’articolo 8, comma 2, del decreto 3 giugno 2014, n. 120, del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con i Ministri dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti» stabilisce le tipologie di rifiuti che un’impresa che già effettua trasporti in conto terzi, ma intenzionata a iscriversi alla categoria 4 e/o 5, può trasportare;
– la deliberazione 15 ottobre 2015, prot. n. 03/ALBO/CN «Integrazioni alla deliberazione n. 2 del 16 settembre 2015, recante criteri per l’applicazione dell’articolo 8, comma 2, del decreto 3 giugno 2014, n. 120, del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con i Ministri dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti» apporta due correzioni alla deliberazione 16 settembre 2015, prot. n. 02/ALBO/CN, di cui sopra;
– la deliberazione 18 novembre 2015, prot. n. 04/ALBO/CN«Iscrizioni all’Albo, con procedura semplificata, ai sensi dell’articolo 212, comma 5, ultimo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e dell’articolo 16, comma 1, lettera a), del decreto 3 giugno 2014, n. 120, del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti» reca in allegato la modulistica per la comunicazione all’Albo dei dati relativi agli estremi identificativi dei veicoli e alle tipologie di rifiuti che possono essere trasportati dai veicoli stessi.
AMBIENTE: CONSUMI
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Certificati bianchi: novità per le schede tecniche
Certificati bianchi: novità per le schede tecniche
Revocate le schede nn. 40E, 47E, 36E e 21T, mentre è stata aggiornata la 22T
Novità per alcune schede tecniche del meccanismo di incentivazione dei certificati bianchi. In particolare, il decreto del Ministero dello sviluppo economico 22 dicembre 2015 revoca le schede:
– n. 40E
– n. 47E
– n. 36E
– n. 21T
mentre la scheda tecnica 22T è stata aggiornata secondo le indicazioni riportate nell’Allegato 1.Decreto Ministeriale del 22 dicembre 2015
Si ricorda inoltre che il 1° gennaio 2016 è entrata in vigore la “legge di stabilità 2016” (legge 208/2015) che prevede, tra le varie novità ambientali, il rinvio dell’applicazione dei fabbisogni standard nel calcolo delle tariffe della Tari e la proroga della detrazione Irpef 65% per gli interventi di efficientamento energetico in edilizia.
AMBIENTE: AMIANTO, CONSUMI, RIFIUTI
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Collegato Ambientale
La Camera ha approvato in via definitiva con 169 sì, 32 no e 11 astenuti il cosiddetto Collegato Ambientale, cioè il ddl recante “disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”, che era già stato approvato dal Senato e che dunque ha concluso il suo iter ed ora è legge dello Stato.Il Collegato come sappiamo contiene disposizioni che riguardano moltissime materie: valutazione di impatto ambientale, gestione dei rifiuti, blue economy, prevenzione del dissesto idrogeologico, mobilità sostenibile e appalti verdi, nonché norme volte a favorire il riuso dei materiali.
NELLO SPECIFICO:
Bonifica amianto: via al credito d’imposta del 50%
Vengono introdotti incentivi per le imprese, attraverso il credito d’imposta del 50% delle spese sostenute e ripartito in tre quote annuali, a favore dei titolari di reddito d’impresa che effettuano, nell’anno 2016, interventi di bonifica dell’amianto su beni e strutture produttive. L’investimento dovrà essere di almeno 20.000 euro e avvenire sul territorio italiano. Limite di spesa complessivo della misura: 5,667 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019. Servirà un decreto attuativo da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge. Viene inoltre istituito un apposito fondo per promuovere la realizzazione di interventi di bonifica di edifici pubblici, con una dotazione finanziaria di 5,536 milioni di curo per l’anno 2015 e di 6,018 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017. Anche qui servirà un decreto attuativo del MinAmbiente.Fine vita fotovoltaico
Si prevede che i sistemi di gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) adottino per i pannelli fotovoltaici immessi sul mercato successivamente alla data di entrata in vigore della disposizione un sistema di garanzia finanziaria e un sistema di geolocalizzazione delle medesime tipologie di quelle richieste dal gestore dei servizi energetici (GSE) nel disciplinare tecnico adottato nel mese di dicembre del 2012 per il recupero e il riciclo dei moduli fotovoltaici a fine vita.SEU anche oltre 20 MW e Certificati Bianchi ai cicli ORC
Viene eliminato il tetto dei 20 MW per i Si stemi Efficienti di Utenza (SEU) e si dispone il rilascio dei Certificati Bianchi (TEE) ai sistemi di autoproduzione di elettricità con ciclo ORC (Organic Rankine Cycle) alimentati dal recupero di calore prodotto da cicli industriali e da processi di combustioneBiomasse e biogas: via libera all’uso dei sottoprodotti da lavorazione olio e zucchero
I sottoprodotti della trasformazione degli zuccheri tramite fermentazione e i sottoprodotti della lavorazione o raffinazione di oli vegetali sono inseriti nell’elenco dei sottoprodotti utilizzabili negli impianti a biomasse e biogas ai fini dell’accesso ai meccanismi di incentivazione35 milioni per ciclabili, car pooling e mobilità sostenibile nelle città
I comuni con più di 100mila abitanti, anche in associazione, potranno presentare progetti per limitare traffico e inquinamento, che il governo finanzierà con 35 milioni di euro complessivi. I fondi saranno destinati a incentivare “iniziative di mobilità sostenibile, incluse iniziative di piedibus, di car-pooling, di car-sharing, di bike-pooling e di bike-sharing, la realizzazione di percorsi protetti per gli spostamenti, anche collettivi e guidati, tra casa e scuola, a piedi o in bicicletta, di laboratori e uscite didattiche con mezzi sostenibili, di programmi di educazione e sicurezza stradale, di riduzione del traffico, dell’inquinamento e della sosta degli autoveicoli in prossimità degli istituti scolastici”.Si stanziano 5 milioni l’anno alla Regione-Emilia Romagna per il completamento del corridoio europeo EUROVELO 7, la riqualificazione ad uso ciclopedonale del vecchio tracciato ferroviario dismesso Verona-Bologna.
Grazie a modifiche normative chi usa la bici per andare al lavoro godrà dell’estensione dell’assicurazione Inail in caso di incidente.
Acquisti verdi della pubblica amministrazione
Sarà più semplice per la Pubblica amministrazione fare acquisti verdi (Green Public Procurement). Le aziende in possesso di certificazione ambientale EMAS o Uni En Iso 14001 godranno di una riduzione della garanzie necessarie per accedere agli appalti per la fornitura di beni e servizi ecologici. Vengono inoltre delineati Criteri Ambientali Minimi da garantire nelle forniture all’amministrazione pubblica di pc, stampanti, carta per fotocopie, condizionatori, cartucce e toner, servizi per la ristorazione, pulizie.Le lampade di tutti i semafori dovranno essere sostituite con LED, a consumo molto ridotto.
Per promuovere l’economia circolare, vengono agevolati gli accordi tra enti pubblici, aziende, associazioni per utilizzare, nella produzione, materiali di scarto e post-consumo. Le aziende in grado di fare innovazione, utilizzando nella produzione materiali provenienti dalla raccolta differenziata e dal disassemblaggio di prodotti scartati, potranno avere incentivi e credito d’imposta.
Un fondo per il rischio idrogeolgico
Viene istituito un fondo di 10 milioni di euro (per l’anno finanziario 2014) e previsto un capitolo di spesa al MinAmbiente a disposizione dei Comuni, per rimuovere o demolire opere e immobili realizzati in aree a rischio idrogeologico elevato, in difformità o in assenza del permesso di costruire. Viene inoltre istituito un fondo per la progettazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. La tutela dell’assetto idrogeologico entra nella fase di progettazione di ogni opera.Rifiuti
Con varie misure viene penalizzato il conferimento in discarica, incentivata la raccolta differenziata, promossa la riduzione dei rifiuti non riciclati, del compostaggio domestico e di comunità (ospedali, mense, quartieri, ecc).Si introduce il divieto di gettare, in strada, mozziconi di sigaretta, gomme da masticare e altri piccoli rifiuti, come fazzoletti e scontrini, i Comuni dovranno installare posaceneri.
Torna il “vuoto a rendere” volontario e sperimentale nei bar e ristoranti, per i produttori di birra e di acqua minerale.
Oil Free Zone
I Comuni, anche in associazione tra loro, potranno istituire delle Oil Free Zone: “un’area territoriale nella quale, entro un determinato arco temporale e sulla base di specifico atto di indirizzo adottato dai comuni del territorio di riferimento, si prevede la progressiva sostituzione del petrolio e dei suoi derivati con energie prodotte da fonti rinnovabili”.Strategia delle Green Community
Nasce la “Strategia delle Green Community”, comunità rurali e montane che si votano alla sostenibilità. Tra i pilastri delle azioni che queste comunità potrebbero intraprendere: gestione integrata e certificata del patrimonio agro-forestale, anche tramite lo scambio dei crediti derivanti dalla cattura dell’anidride carbonica, la gestione della biodiversità e la certificazione della filiera del legno; gestione integrata e certificata delle risorse idriche; produzione di energia da fonti rinnovabili locali; sviluppo di un turismo sostenibile, capace di valorizzare le produzioni locali; costruzione e gestione sostenibile; efficienza energetica e integrazione intelligente degli impianti e delle reti; sviluppo sostenibile delle attività produttive; integrazione dei servizi di mobilità.Un nuovo marchio volontario “Made Green in Italy”
Si istituisce un nuovo marchio volontario “Made Green in Italy” per indicare e comunicare l’impronta ambientale dei prodotti. Chi compra potrà privilegiare il “chilometro zero” certificato e le produzioni agricole e industriali sostenibili.Riforma ENEA
Consentirà la fine del commissariamento. Si dispone la riorganizzazione dell’ente che sarà un “finalizzato alla ricerca e all’innovazione tecnologica, nonché alla prestazione di servizi avanzati alle imprese, alla pubblica amministrazione e ai cittadini nei settori dell’energia, dell’ambiente e dello sviluppo economico sostenibile”, e anche come agenzia per l’efficienza energetica.