Sicurezza

SICUREZZA: PARITA’ DI GENERE

  • SICUREZZA SUL LAVORO, GUIDA INAIL SUI RICHI IN OTTICA DI GENERE

    Per garantire la tutela della salute e della sicurezza di tutti i lavoratori è necessario effettuare una valutazione dei rischi attenta anche alle condizioni legate al genere, oltre che alle differenze di età e di provenienza; lo stesso legislatore del TUS (D.Lgs. 81/2008) ha, infatti, chiaramente voluto superare l’idea di lavoratore neutro che emergeva dal corpo normativo precedente, e promuovere lo studio delle differenze che l’appartenenza a un genere può sviluppare nell’ambito dell’adibizione a un’identica mansione in una stessa attività lavorativa. Questo concetto è stato recentemente oggetto di studio da parte dell’Inail (Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro), che lo scorso 24 luglio ha pubblicato una monografia che rappresenta la prima di una serie dedicate all’integrazione della valutazione dei rischi in ottica di genere. In particolare, tale documento tecnico è organizzato in una parte generale per inquadrare e contestualizzare il tema, una parte applicativa riportante delle schede di rischio finalizzate all’integrazione della valutazione dei rischi in ottica di genere e un’appendice statistica che delinea il quadro occupazionale, infortunistico e tecnopatico.

    La valutazione dei rischi in ottica di genere – Aspetti Tecnici

SICUREZZA: SICUREZZA IN GENERE

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    Il nuovo decreto legislativo 12 luglio 2024 n. 103 semplifica i controlli sulle attività economiche.

SICUREZZA ALIMENTARE: ACQUA

  • PFAS e acque potabili, linee guida Ue sul monitoraggio

    Tra le classi di inquinanti che compromettono la qualità della risorsa idrica e che stanno destando sempre più preoccupazione a livello globale negli ultimi anni, le PFAS (sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche) occupano sicuramente una posizione di rilievo, a fronte anche del numero crescente di casi che registrano elevate concentrazioni di questi composti chimici nell’acqua dolce, compresa quella potabile. Ed è proprio per proteggere la salute umana dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque destinate al consumo umano, e garantire «la salubrità e la pulizia» delle acque stesse, che la Commissione europea è recentemente intervenuta con un provvedimento volto ad accelerare il monitoraggio delle PFAS perseguendo la conformità ai parametri della normativa in materia. La disposizione in questione è la comunicazione n. 2024/4910, pubblicata lo scorso 7 agosto, “Linee guida tecniche sui metodi d’analisi per il monitoraggio delle sostanze per- e polifluoro alchiliche (PFAS) nelle acque destinate al consumo umano”. In linea con l’articolo 13, paragrafo 7, della direttiva (UE) 2020/2184 (la c.d. “direttiva Acqua potabile”), tali istruzioni definiscono gli orientamenti tecnici sui metodi di analisi per il monitoraggio delle PFAS nell’ambito dei parametri “Totale PFAS” e “Somma dei PFAS” definiti dalla direttiva cit. – valori a cui gli Stati membri sono tenuti a conformarsi entro il 12 gennaio 2026 –, includendo alcuni degli approcci e dei metodi d’analisi ritenuti più adeguati per la vigilanza sulla base di una valutazione tecnica e socioeconomica.

    Comunicazione (UE) 7 agosto 2024, n.4910

AmbienteeSicurezza

AMBIENTE E SICUREZZA: AGENTI CHIMICI

  • AGENTI CHIMICI

    L’INAIL ha pubblicato un breve opuscolo dal titolo “SOSTANZE CHIMICHE SENSIBILIZZANTI”.
    Nell’introduzione viene spiegato che ” l’attenzione al rischio legato all’esposizione ai sensibilizzanti chimici è andata crescendo negli ultimi anni: in Europa si è stimato che circa 5 milioni di persone siano sensibilizzate a diverse sostanze”. ”Il rischio di esposizione”, prosegue ”alle sostanze sensibilizzanti può interessare i consumatori ma anche i lavoratori che possano venirne a contatto nel corso della propria attività lavorativa. Gli ambienti di lavoro potenzialmente coinvolti sono molto diversi tra loro e vanno dal manifatturiero all’edilizia, al settore automobilistico, dal cosmetico al farmaceutico”.
    Contiene inoltre una breve disanima della gestione del rischio all’esposizione negli ambienti di lavoro e sulla sorveglianza sanitaria.

    INAIL-Sostanze chimiche sensibilizzanti